Dopo aver dato una definizione di Cloud Computing, averne illustrato le caratteristiche essenziali e i modelli di servizio ci accingiamo a definirne quali siano i modelli di distribuzione.
Modelli di distribuzione
- Private Cloud. L’infrastruttura cloud è resa operativa per l’utilizzo esclusivo da parte di una singola organizzazione che comprende più consumatori (ad esempio un dipartimento o una singola business unit). Può essere di proprietà, gestito dall’organizzazione in prima persona o da un terzo; oppure una combinazione di essi, e può esistere in seno o fuori sede
- Community Cloud. L’infrastruttura cloud è stata creata per l’uso esclusivo da parte di una specifica comunità di consumatori delle organizzazioni che hanno condiviso le preoccupazioni (ad esempio, la missione, requisiti di sicurezza, la politica, e le considerazioni di conformità). Può essere di proprietà, gestito dall’organizzazione in prima persona, da un terzo o una combinazione di essi, e può esistere in seno o fuori sede.
- Public Cloud. L’infrastruttura cloud è strutturata per l’uso aperto al pubblico. Può essere di proprietà, gestito da un business, gestito dall’accademia, o da organizzazione di governo, o una combinazione di essi. Esiste nei locali del provider del cloud.
- Hybrid Cloud. L’infrastruttura cloud è una composizione di due o più distinti infrastrutture cloud (privato, comunità, o pubblici) che restano soggetti unici, ma sono legati insieme da una tecnologia standardizzata o proprietaria che permette ai dati e all’applicazione portabilità (ad esempio, il cloud bursting per il bilanciamento del carico tra cloud).